buongiorno, io e il padre delle mie figlie ci siamo lasciati moltissimi anni fa. Le figlie hanno 22 e 20 anni e sono ancora agli studi. L'anno scorso lui ha deciso di interrompere gli alimenti per le figlie malgrado sono ancora agli studi. E ormai quasi un anno che siamo sotto avvocati e la prima sentenza ha dato ragione a lui in quanto l'articolo 276 e 277 CCS citati nella convenzione alimentare dicono che si può interpretare in vari modi, noi abbiamo fatto ricorso che é tutt'ora pendente e per tutta la pratica lui non ha mai fatto altro che denigrare le figlie e continua a farlo infatti ieri abbiamo ricevuto dei precetti esecutivi contro le figlie chiedendo indietro i soldi del mantenimento che secondo lui non doveva più dare da gennaio 2024 ad aprile 2024 (a maggio 2024 abbiamo iniziato la pratica con gli avvocati visto che non ha piu versato gli alimenti). Tutta questa situazione mi sta uccidendo moralmente e io non faccio altro che piangere e chiudermi totalmente in me stessa perché usa le figlie per fare del male a me e portare le figlie a interrompere gli studi in quanto io non ho piu soldi e non riesco ad arrivare neanche a fine mese. Non dormo piu, piango in continuazione, mi sono completamente isolata, le mie uscite sono solo il tragitto casa/lavoro, lavoro/casa, passo le giornate in ufficio nel piu totale silenzio, e purtroppo sono già anche stata ripresa dai superiori perché non sono più concentrata e sto trascurando il lavoro, mi sto spegnendo dentro ogni singolo giorno sempre di piu. Questa é considerata violenza psicologica? E' fattibile di denuncia? Perfino le mie figlie mi riprendono e mi dicono di smetterla di piangere, loro non soffrono perché non hanno mai avuto nessun rapporto con il padre, ma io non riesco a non soffrire perché lui per farsi la sua bella vita con l'attuale moglie e gli altri figli ha rovinato me economicamente e di conseguenza le sue figlie. Non voglio arrivare al punto di dire alle mie figlie di interrompere gli studi perché non posso più pagare e lui sta appunto giocando su questo. Emettendo precetti esecutivi alle figlie vuole portare me a cedere e ritirare il ricorso così da lasciare lui completamente libero e non più mantenere le figlie. Cosa posso fare? Io so di essere ad un passo da una grossa depressione, ne sono consapevole, e fingo ogni giorno di stare bene perché devo venire al lavoro visto che é la mia unica entrata e neanche mi basta. Grazie per aiutarmi e consigliarmi se é fattibile denunciare tutto questo oppure stare zitta e continuare a subire.
Buongiorno,
Lei vorrebbe sapere come poter continuare a percepire il denaro che il suo ex marito le versava a sostegno del mantenimento delle figlie agli studi. È preoccupata perché senza questo denaro potrebbero esserci delle conseguenze per il futuro scolastico delle figlie. Inoltre sente che il suo umore è sempre più basso, dice che questa situazione la isola, la sta uccidendo e la porterà alla depressione.
In primo luogo la ringraziamo per aver condiviso con noi la sua storia, in quanto si percepisce dalle sue parole il malessere che prova, e chiedere aiuto è un primo passo per andare verso una possibile risoluzione. Significa che, nonostante la fatica, lei ha ancora delle energie per mettersi in gioco e cercare di dare il meglio per le sue figlie e per sé stessa.
Ci permettiamo di porle alcune domande per facilitare la riflessione rispetto a quanto sta vivendo:
Lei ci chiede se la situazione che sta vivendo è violenza psicologica. Questo tipo di violenza è subdolo, perché molto difficile da riconoscere. Parte della violenza psicologica è l’isolamento, la situazione che la persona vive fa sì che abbia sempre meno persone con le quali sente di potersi confidare e questo la rende ancora più vulnerabile.
Lei chiede inoltre se vi sono gli estremi per poter denunciare il suo ex marito. Purtroppo non sappiamo darle una risposta precisa in questo, ma la invitiamo a chiedere al suo avvocato o alla sua avvocata.
Se ci permette, le indichiamo qui sotto alcuni servizi che sono stati utili a persone in situazione simile alla sua:
Può provare a contattare il servizio per l’Aiuto alle Vittime di reati (LAV) allo 0800 866 866 e chiedere una prima consulenza, loro offrono sostegno principalmente nell’ambito economico e legale. Le suggerirei, inoltre, di recarsi presso i consultori specializzati nel sostegno alle persone che incontrano difficoltà nella coppia presenti sul territorio. Vi è il Consultorio Alissa per la regione Sopraceneri e il Consultorio delle Donne per la regione Sottoceneri. Tutti i servizi che le abbiamo suggerito sono gratuiti e garantiscono l’anonimato.
Infine, se sente che la situazione legata al suo umore persiste, le consigliamo di condividere il suo stato d’animo anche con il suo medico di fiducia.
Speriamo che questa risposta le sia stata d’aiuto e rimaniamo a disposizione per rispondere con piacere a qualsiasi altra domanda riguardo alla violenza domestica. Auguriamo a lei e alle sue figlie di poter trovare al più presto la serenità che meritate. Le inviamo i nostri migliori pensieri.
Bonjour, Vous êtes une personne empathique qui accorde une grande importance aux émotions et à la place qu’elles peuvent prendre...
Bonjour, Tout d'abord, nous saluons votre démarche de nous écrire et de nous avoir partagé votre questionnement, cela demande du...
Bonjour, Nous saluons votre courage de nous écrire et de chercher de l’aide pour vous et vos enfants afin de...